Serve una vera riorganizzazione del Ministero delle Politiche Agricole, che comprenda non solo l’agricoltura, ma anche l’ambiente, il paesaggio e la tutela del territorio. Serve un unico Ministero, così come in gran parte dei casi avviene nel resto d’Europa». Lo sottolinea Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali in seguito all’assunzione ‘ad interim’ del dicastero di Via XX Settembre dopo le dimissioni del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo.
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«Un accorpamento – prosegue Sisti – quanto mai opportuno, anche in una logica di rilancio economico e sociale del nostro Paese. Non possiamo più permetterci, infatti, di tenere distanti e slegati l’ambiente con il paesaggio, il territorio con l’agroalimentare: questa è una direzione obbligata che dobbiamo percorrere per avere un settore primario competitivo nei mercati internazionali. Bisogna riprogrammare le strategie evitando talvolta anche conflitti di attribuzione di competenze o comunque visioni contrastanti che non tendono a risolvere e a dare soluzioni alle problematiche esistenti. E’ per questo che riteniamo strategico, per una crescita competitiva del Paese, legata all'identità dei paesaggi e dei territori e delle relative produzioni, la formazione di un ministero dove si possano organicamente organizzare le competenze dell’ambiente, del paesaggio e dell’agroalimentare. Sarebbe quindi auspicabile avere un Ministero delle politiche agroalimentari, ambientali e paesaggistiche»